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Nuovo, incredibile, adempimento per imprese e privati cittadini

La protesta di Confartigianato Cuneo sul nuovo obbligo di dichiarazione dei gas fluorurati

L’ennesimo esempio di una burocrazia cavillosa e dal difficile adempimento, che non solo colpisce imprese e cittadini nell’attuale crisi generalizzata, ma rischia di aggravare la situazione con pesanti, e irragionevoli, sanzioni.

Questo il pensiero di Confartigianato Imprese Cuneo sull’obbligo, pubblicato pochi giorni fa in Gazzetta Ufficiale, della dichiarazione annuale per i gas fluorurati da compilare entro il 31 maggio prossimo.

«Si tratta – spiega Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo – di un nuovo adempimento per quei soggetti che utilizzano apparecchiature contenenti 3 kg o più di gas fluorurati. Potenzialmente i soggetti interessati, che ribadiamo non essere solamente gli imprenditori, ma anche i privati cittadini e le stesse Pubbliche Amministrazioni, sono moltissimi».

In pratica, entro fine mese le aziende (e non solo) hanno l’obbligo di inviare la dichiarazione annuale in formato elettronico all’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Se non lo fanno rischiano una sanzione da 1.000 a 10.000 euro.

I gas fluorurati sono sostanze chimiche artificiali usate in vari settori e applicazioni, ad esempio come refrigeranti negli impianti di refrigerazione e di condizionamento dell’aria e nelle pompe di calore, come agenti espandenti per schiume, come agenti estinguenti in sistemi antincendio, propellenti per aerosol e solventi.

«Peccato che – continua Massimino – la piattaforma telematica per l’invio della dichiarazione sia stata attivata solo il 23 maggio. Nove giorni per adempiere all’obbligo appaiono realmente un lasso di tempo troppo esiguo. Chiediamo un immediata sospensione, o per lo meno una proroga, dell’adempimento».

«Ancora una volta – conclude Massimino – siamo di fronte a uno Stato indifferente alle difficoltà del mondo economico. Chiediamo una revisione del sistema: la normativa, teoricamente, dovrebbe essere sensata. Invece allo stato attuale siamo nelle condizioni di non poterla rispettare».

Comunicato Stampa (MS Word)