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Sulle limitazioni al traffico nel Comune di Olivetta San Michele servono chiarimenti e provvedimenti tempestivi

«Se negli scorsi giorni si sono intensificate le proteste degli automobilisti che, al rientro dal mare, sono costretti a chilometri di coda in Valle Roja, fra Olivetta San Michele e Fanghetto, figuratevi la condizione di chi su quelle strade ci deve viaggiare per lavoro: questa situazione non è più sostenibile».

Non usa giri di parole Aldo Caranta, rappresentante provinciale di Confartigianato Cuneo del comitato trasporti, delegato all’unione regionale degli autotrasportatori di merci conto terzi e componente della Giunta esecutiva nazionale di Confartigianato Trasporti, riferendosi al tratto della Valle Roja dove da diversi mesi c’è un semaforo che regola il traffico a senso unico alternato all’altezza di un cantiere che dovrebbe migliorare la viabilità, modificando alcune curve molto pericolose.

«Dovrebbe. – prosegue Caranta – E l’uso del condizionale è d’obbligo. Nel settembre delle scorso anno, quando erano entrate in vigore queste limitazioni con la motivazione specifica di “messa in sicurezza della pendice in frana”, nonostante i notevoli disagi, come Associazione, ben comprendendo le ragioni di sicurezza, avevamo invitato i trasportatori ad uno sforzo, consapevoli peraltro che i lavori avrebbero poi permesso in futuro di lavorare meglio. Il fatto è che il cantiere appare inattivo da mesi, e non ne comprendiamo il motivo».

«Sulla questione – aggiunge Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianto Imprese Cuneo – avevamo assicurato che l’Associazione avrebbe vigilato per garantire il rispetto dei tempi di esecuzione e sarebbe eventualmente intervenuta nel caso di situazioni non sostenibili. Ora ci vediamo costretti a chiedere dei chiarimenti sui motivi di inattività di questo cantiere. Confartigianato Cuneo ha da sempre fatto della sicurezza sul lavoro un suo  principio cardine, e per gli autotrasportatori questo significa principalmente “strade sicure”. Attualmente, però, anche un provvedimento come questo può intralciare l’attività delle piccole e medie imprese, già colpite dal calo delle commesse, dal ritardo dei pagamenti e dalla difficoltà di accesso al credito».

«Chiediamo quindi all’ANAS – conclude Caranta – azioni urgenti per ottenere una maggiore sicurezza ed una viabilità più agevole, sia nell’interesse dei professionisti che sulle strade ci lavorano, sia per i “semplici” viaggiatori e turisti».


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