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Coronavirus. Lettera del Presidente territoriale Luca Crosetto agli associati

Cuneo, 10 marzo 2020

Caro Associato,

Ti scrivo nel contesto di una situazione seria, complessa e difficile. Una situazione che, in poco tempo, ha modificato la nostra quotidianità di cittadini e che, con modalità diverse, sta creando diversi problemi al nostro tessuto economico.

Stiamo affrontando un’emergenza che non ha eguali nella storia della nostra nazione e, viste le proporzioni globali dell’epidemia, dai risvolti mondiali difficilmente prevedibili.

Proprio in questi ultimi giorni, centinaia di imprese si sono rivolte agli uffici della nostra Associazione per richiedere informazioni, supporto e chiarimenti interpretativi sui Decreti che in questi giorni il Governo sta emanando (a questo proposito, mi sia concesso un plauso a come la struttura sta rispondendo, confermando la sua efficienza e la sua reale vicinanza agli imprenditori).

Dalla giornata odierna è in vigore un provvedimento (D.P.C.M. del 9 marzo 2020) che contiene misure straordinarie per rispondere in modo deciso alle circostanze.

Nelle ultime ore sono pervenute all’Associazione e a me personalmente diverse richieste di Colleghi Imprenditori per capire il da farsi e per conoscere la posizione della Confartigianato Cuneo, l’organizzazione di riferimento dell’artigianato e della piccola e media impresa in provincia, soprattutto riguardo all’opportunità o meno di mantenere aperte le attività.

Non credo ci siano risposte “giuste” o “sbagliate”.

Indubbiamente, non posso che elogiare il coraggio e la responsabilità sociale e civica di tanti Colleghi che, in un’ottica di massima prevenzione, hanno deciso di chiudere temporaneamente i propri esercizi e negozi.

È pur vero che nel variegato e composito mondo dell’artigianato e della pmi coesistono diverse e diversificate tipologie di attività, molto distanti per natura, tipologia lavorativa e modalità di contatto con il pubblico.

Preciso quindi che, anche se ritengo in alcuni casi un’azione di “buon senso” quella di chiudere l’attività (ancorché, purtroppo, dai possibili risvolti economici negativi), ad oggi non sussistono formalmente indicazioni che “obblighino” le imprese a questa misura.

Del resto, ce ne rendiamo perfettamente conto: in questo scenario non è facile programmare e progettare. Soprattutto, lo capiamo benissimo, non è facile per chi ci governa scegliere le misure più efficaci per contrastare e contenere questa emergenza.

È necessario, certo, che Governo e Parlamento adottino interventi commisurati alla gravità della situazione.

Ma non si deve dimenticare che “il motore” del Paese è costituito dalle attività economiche e produttive – e, per la maggior parte, proprio dalle micro, piccole e medie imprese e dalle aziende artigiane.

Nell’assicurare la massima attenzione sull’evoluzione della situazione, voglio quindi confermare fin da subito il nostro impegno – ad ogni livello: territoriale, regionale e nazionale – per fare in modo che l’artigianato e la piccola e media impresa, da sempre assi portanti del sistema economico nazionale e locale, non debbano patire tragiche conseguenze. In particolare, vogliamo verificare e affrontare le diverse problematiche di più stringente interesse per le aziende, tra cui in particolare la disponibilità di liquidità.

Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus” – ha detto recentemente il Presidente della Repubblica (Dichiarazione del Presidente Mattarella sull’emergenza Coronavirus, 05/03/2020).

A questi, mi sento di aggiungere altri “pilastri”, che da sempre ci caratterizzano come imprenditori e artigiani: prudenza, responsabilità, concretezza e, soprattutto, fiducia per il futuro.

Solo se uniti riusciremo a superare questa situazione.

Con l’augurio di tornare alla normalità nel più breve tempo possibile, ti saluto con cordialità.

Il Presidente territoriale
Luca Crosetto