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Nuova classificazione dei “rifiuti urbani” dal 1 gennaio 2021: Confartigianato Cuneo fa chiarezza con i Consorzi del territorio

Il recente D.Lgs. 116/2020 ha introdotto, tra le numerose modifiche al cosiddetto Testo Unico Ambientale, un nuovo criterio di classificazione dei rifiuti generati dalle attività economiche.

Infatti, dal 1 gennaio 2021, molti dei rifiuti speciali non pericolosi prodotti dalle imprese diventeranno rifiuti urbani e quindi potenzialmente conferibili al servizio pubblico di raccolta prospettando conseguenze impattanti sia sulla gestione del servizio pubblico di raccolta, sia per l’organizzazione della gestione dei rifiuti da parte delle imprese.

Il decreto va a definire un elenco di attività (indicate nell’allegato L-quinquies) dove alcune tipologie di rifiuti (indicati nell’Allegato L-Quater) prodotti dalle medesime attività sono da considerarsi urbani.

Il testo legislativo come formulato lascia, però, spazio a numerose interpretazioni, e sarebbe quindi auspicabile che venissero fornite linee guida da parte dei Ministeri competenti, al fine di poter dare la possibilità agli operatori del settore, ai Comuni e alle imprese di adeguarsi alle novità.

Infatti, gli attuali piani finanziari dei Comuni relativi ai costi di gestione del servizio del ciclo integrale dei rifiuti sono stati definiti sulla base dei precedenti parametri, non prendendo in considerazione le modifiche introdotte dal nuovo Decreto, e pertanto, considerate le tempistiche ristrette, non è quindi possibile pensare ad un adeguamento a partire dal 1° gennaio prossimo.

Inoltre è sicuramente necessario un intervento normativo di raccordo tra la normativa ambientale e quella fiscale inerente la TARI – tassa rifiuti.

È auspicabile fortemente da Confartigianato che si arrivi ad una proroga dell’entrata in vigore della riformulazione dei criteri di classificazione dei rifiuti e, nelle more di un provvedimento ufficiale, Confartigianato Cuneo ha dialogato, congiuntamente, in una video-call, con tutti i quattro consorzi che gestiscono il servizio pubblico di raccolta in provincia di Cuneo: ACEM – Azienda Consortile Ecologica Monregalese; CEC – Consorzio Ecologico Cuneese; COABSER – Consorzio Albese Braidese Servizi Rifiuti; CSEA – Consorzio Servizi Ecologia ed Ambiente, al fine di poter dare delle linee guida alla aziende.

A seguito del proficuo confronto, considerate le criticità in essere e la poca chiarezza normativa, i Consorzi interpellati dall’Associazione hanno condiviso il fatto che dal 1° gennaio 2021 tutto rimarrà invariato, dalla tipologia dei rifiuti conferibili alle aree ecologiche, al “porta a porta” ai vari servizi connessi.

La Confartigianato provvederà inviare aggiornamenti alle aziende non appena disponibili.


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