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La Zona di Mondovì di Confartigianato Cuneo contro l’abusivismo

Al via una serie di incontri nel monregalese con i Sindaci del territorio

Si è svolto lo scorso 23 giugno, a San Michele Mondovì un incontro del Consiglio direttivo di Confartigianato Cuneo – Zona di Mondovì – il primo di una serie di appuntamenti che la presidenza zonale ha inteso organizzare in tutto il monregalese per confrontarsi con i Sindaci del territorio sulle tematiche pregnanti per l’artigianato e, in particolare, per focalizzare l’attenzione sulla piaga dell’abusivismo.

Presenti, oltre al presidente di Zona Davide Sciandra e al vicepresidente territoriale Michele Quaglia, i Sindaci di San Michele Mondovì Domenico Michelotti e di Niella Tanaro Gian Mario Mina.

Interessante e costruttivo il confronto tra i rappresentanti dell’artigianato e i primi cittadini.

«Ringraziamo – commenta Davide Sciandra – i Sindaci per aver ascoltato le nostre istanze e aver confermato la loro disponibilità nel collaborare con l’Associazione in favore del comparto, soprattutto per combattere il fenomeno del “sommerso”. Come Confartigianato chiediamo “tolleranza zero” per una fattispecie che sottrae lavoro e reddito ai piccoli imprenditori e risorse finanziarie allo Stato, oltre a minacciare la sicurezza e la salute dei consumatori. Si tratta, in fondo, di una questione di civiltà e giustizia sociale».

Secondo uno studio di Confartigianato, a livello nazionale, sono 3,2 milioni i lavoratori irregolari e gli operatori abusivi che popolano il sommerso, un mondo parallelo che “vale” 202,9 miliardi di euro e rappresenta l’11,3% del Pil e il 12,6% del valore aggiunto, in cui non esistono regole e che produce danni ingenti alle imprese, alla sicurezza dei cittadini, alle casse dello Stato. In particolare, i rischi maggiori di infiltrazione abusiva li corrono i settori dell’edilizia, dell’acconciatura ed estetica, dell’autoriparazione, dell’impiantistica, della riparazione di beni personali e per la casa, del trasporto taxi, della cura del verde, della comunicazione, dei traslochi.

«L’auspicio – aggiunge Michele Quaglia – è avviare un processo culturale di sensibilizzazione, coinvolgendo le Autorità, con i fini ultimi di mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati e valorizzare qualità, durata, rispetto delle norme, convenienza e sicurezza del lavoro dei veri artigiani». Il prossimo momento di confronto tra Confartigianato e Istituzioni del territorio si svolgerà a Villanova Mondovì.