Comunicati Stampa

Assemblea provinciale degli autotrasportatori

L’assise si svolgerà sabato 29 marzo presso il Centro Congressi di Fontanafredda

“L’autotrasporto merci: ieri, oggi… e domani?”. Questo il titolo dell’assemblea provinciale degli autotrasportatori di Confartigianato Imprese Cuneo che si svolgerà sabato 29 marzo prossimo, con inizio alle 14.30, presso il Centro Congressi di Fontanafredda (Via Alba, 15 – Serralunga d’Alba).

«Per il nono anno consecutivo – commenta Aldo Caranta, rappresentante provinciale della categoria trasporti di Confartigianato Cuneo – organizziamo questo incontro, sempre molto partecipato dagli imprenditori del settore, per fare il punto della situazione del nostro comparto, da sempre settore trainante e indispensabile per l’economia del Paese. Ma non solo: il congresso sarà anche un’utile occasione per delineare le prospettive future, alla luce dei recenti provvedimenti governativi».

Al convegno, dopo i saluti istituzionali di Domenico Visca, presidente della Zona di Alba di Confartigianato, e di Domenico Massimino, presidente provinciale, interverranno, Bartolomeo Giachino, già Sottosegretario alle Infrastrutture ed ai Trasporti, e Amedeo Genedani, presidente nazionale Confartigianato Trasporti.

Tra gli argomenti affrontati: i tempi di pagamento e i costi minimi e la recente riforma dell’Albo degli autotrasportatori.

«In particolare, – prosegue Caranta – tratteremo le problematiche legate al territorio cuneese, quali le questioni del Col di Tenda e del Colle della Maddalena, e ci soffermeremo sull’analisi dei fattori di criticità che stanno minando la redditività e competitività delle nostre imprese, a partire dalla concorrenza sleale di falsi vettori stranieri che operano illegalmente in Italia sul filo di normative equivoche utilizzando stabilmente sul nostro territorio lavoratori stranieri: il cosiddetto “cabotaggio”».

Il cabotaggio, da fenomeno episodico si è trasformato in vera emergenza ed è maturata la consapevolezza che ci sia ormai bisogno di intervento urgente che possa da subito sanare i guasti che pratiche come il distacco transnazionale e la delocalizzazione stanno generando nell’autotrasporto in Italia. Dal 2010 al 2011, secondo i dati del ministero Affari sociali dell’Ue, con la regola del distacco sono arrivati in Italia 10 mila lavoratori dalla Romania e oltre 800 dalla Bulgaria e più di 14 mila da Lituania, Lettonia, Polonia e Slovenia. Per altro, con questa forma di distacco non vengono versati contributi nelle casse italiane ma nei paesi di provenienza. Si tratta quindi di un ulteriore danno allo Stato Italiano e conseguente aumento della disoccupazione.

«Il distacco internazionale di personale – spiega ancora Caranta –  è consentito da una direttiva comunitaria nell’ambito della libera circolazione dei lavoratori e della libera prestazione dei servizi. La stessa direttiva impone però parità salariale con i lavoratori dei paesi ospitanti. Ma la mancata e consueta chiarezza interpretativa fa sì che agli autisti stranieri che guidano nel nostro territorio vengano applicati solo i minimi tabellari e non quindi le altre parti salariali previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro».

«Il settore dell’autotrasporto – conclude Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Cuneo – rappresenta un’importante colonna nel sistema produttivo del Paese e, proprio considerata la grave situazione di crisi che tutte le nostre imprese stanno vivendo, diventa strategico e fondamentale, per Governo e Politica, affrontare i numerosi nodi legati al comparto. Dall’annosa questione dell’Albo autotrasportatori, ai rimborsi sui pedaggi autostradali, ai fondi per la formazione, fino, appunto, al cabotaggio. Urgenti, dunque, provvedimenti di reale impulso, in questo come agli altri settori, per permettere un rilancio di produttività e un ritorno alla crescita».

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