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Tiroide, la ghiandola che regola l’energia del nostro corpo

Per forma e dimensione assomiglia a una farfalla con le due ali, dette lobi, spiegate ai lati della laringe. La parte centrale che le congiunge si chiama istmo.

 

Posta alla base del collo, la tiroide svolge una funzione importantissima: regola l’energia del nostro corpo.

Più tecnicamente, questa ghiandola endocrina, la cui attività normale è secernere ormoni, è dunque fondamentale per il corretto funzionamento del metabolismo e per lo sviluppo fisico e psichico dell’individuo. Il “carburante” con cui e grazie al quale funziona è lo iodio, sostanza che si trova nell’acqua e in alcuni alimenti, la cui carenza è causa del gozzo, cioè un rigonfiamento del collo.

La popolazione delle nostre valli è ancora frequentemente colpita da disturbi tiroidei come coda del fenomeno del gozzo il cui problema correlato è, oltre che estetico e in alcuni casi meccanico, la formazione e lo sviluppo disordinato di noduli. Indagini ecografiche confermano che è facile riscontare una presenza di noduli anche fino al 50% dei casi presi a campione, ma il rischio che questi siano tumori è soltanto del 5%. Non tutti i pazienti affetti da noduli sono trattati chirurgicamente anche perché dovremmo operare 100 pazienti per scoprire 5 casi di tumore.

Il tumore alla tiroide è detto a bassa aggressività quindi la probabilità di guarigione è quasi assoluta: a 10 anni dall’intervento, il 90% dei pazienti sopravvive alla malattia.

Per valutare il rischio tumorale di un nodulo, l’esame citologico su ago aspirato tiroideo è il più preciso. Nel caso i noduli risultino essere masse tumorali, si procede con l’asportazione chirurgica che può essere un trattamento più conservativo, senza asporto totale della ghiandola, oppure estensivo radicale. La terapia radiometabolica post intervento è necessaria come completamento: elimina le cellule residue rimaste in vita dopo l’operazione andando a completare l’opera chirurgica.