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Tir vietati per pericolo neve, ma l’avviso arriva solo all’ultimo minuto

Porta la data di ieri, 10 febbraio, l’ordinanza della Prefettura di Cuneo che vieta la circolazione di tutti gli automezzi per il trasporto di cose aventi massa complessiva autorizzata superiore a 7,5 tonnellate.

Diramato nella tarda serata, il provvedimento – che, si legge, sarà in vigore “fino a cessate esigenze” – ha subito causato preoccupazioni a moltissimi imprenditori dell’autotrasporto che rischiano di ritrovarsi con mezzi e dipendenti distanti e bloccati a centinaia di chilometri dalla sede.

«Premesso che assicurare la sicurezza stradale è di primaria importanza, – commenta Aldo Caranta, rappresentante provinciale di Confartigianato Cuneo del comitato trasporti, delegato all’unione regionale degli autotrasportatori di merci conto terzi e componente della Giunta esecutiva nazionale di Confartigianato Trasporti – il fatto che la decisione del blocco del traffico sia stata presa solo a poche ore dall’arrivo della perturbazione appare sintomatico di una superficialità e disorganizzazione inammissibile. Le previsioni meteo indicavano da giorni l’arrivo di questa ondata di maltempo su Piemonte e sul nord Italia, e questo provvedimento rischia di causare ulteriori pesanti danni al mondo dell’autotrasporto».

«Oltretutto – aggiunge Caranta – con questo divieto è stato disatteso anche il Protocollo Operativo per la regolamentazione della circolazione dei veicoli pesanti in autostrada in presenza di neve, che stabilisce la collaborazione tra le associazioni del mondo dell’autotrasporto, la Protezione Civile, società autostrade e forze dell’ordine per la gestione delle emergenze in caso di precipitazioni nevose».

«Indubbiamente – commenta Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo – è sempre difficile prendere decisioni su eventi “non certi” come le condizioni meteorologiche, ma in questo caso la situazione poteva essere affrontata con più metodo e pianificazione. Chiediamo con forza che il mondo dell’autotrasporto sia convocato in via d’urgenza da parte del Viminale, come peraltro previsto dal Protocollo Operativo, in modo da evitare un inutile dispendio di risorse e un blocco dei rifornimenti che non produce altro che ingenti danni all’autotrasporto, con perdite di centinaia di migliaia di euro in un solo giorno».

Comunicato Stampa (MS Word)

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