Semplificato accesso per richiedere rateizzazione cartelle esattoriali

Per facilitare i contribuenti in difficoltà nel far fronte ai versamenti delle imposte è stata ampliata e facilitata la possibilità di ottenerne la dilazione. Con una semplice richiesta – senza cioè dover documentare il proprio stato di disagio e senza dover rispettare determinati parametri – si potrà rateizzare debiti fino a 50mila euro e per una durata di 72 mesi.

Per gli importi sopra i 50mila euro sarà invece necessario continuare a presentare una serie di documenti aggiuntivi che certifichino la situazione di temporanea difficoltà.

Per le persone fisiche è fondamentale l’Isee, mentre gli altri soggetti diversi dalle persone fisiche – e in particolare le società – dovranno comprovare la condizione di temporanea e obiettiva crisi attraverso i bilanci o altri documenti che attestino il rispetto di una serie di parametri economico-finanziari (i cosiddetti “indice di liquidità” e “indice alfa”).

In generale, Equitalia può concedere il rateizzo delle somme dovute fino a un massimo di 6 anni (72 rate). Se si è chiesto un periodo inferiore si può ottenere una proroga, entro l’arco dei 72 mesi, se durante i pagamenti si dimostra il peggioramento della situazione posta a base della concessione della prima rateazione. L’importo minimo di ogni rata è di 100 euro.

Equitalia ricorda che nella richiesta il contribuente può indicare la preferenza per un piano di dilazione a rate variabili e crescenti, più basse all’inizio, nella prospettiva futura di un miglioramento della situazione.

Chi ha ottenuto la rateazione non è più considerato inadempiente e ha una serie di vantaggi. Equitalia non può iscrivere ipoteca nei suoi confronti né attivare qualsiasi altra procedura cautelare ed esecutiva finché si è in regola con i pagamenti. Inoltre, si potrà richiedere il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) per partecipare alle gare di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi.