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Revisioni auto: la Conferenza Stato Regioni dà ragione a Confartigianato

Dopo molti mesi di trattative, il 17 aprile la Conferenza Stato Regioni ha finalmente sbloccato il decreto che fa partire la formazione per gli ispettori dei centri di controllo autorizzati alla revisione dei veicoli.

E arriva un importante risultato per i Revisori auto di Confartigianato. Nel decreto, infatti, sono state accolte le sollecitazioni della Confederazione per tutelare le imprese in attività.

In pratica, grazie al pressing della categoria, è stata modificata l’iniziale impostazione presentata dal Ministero dei Trasporti ed è stato evitato l’impatto penalizzante sui revisori auto per l’adeguamento ai nuovi e più restrittivi parametri di qualificazione imposti dalla Direttiva europea.

Nel dettaglio, il provvedimento varato dalla Conferenza Stato Regioni stabilisce  innanzitutto il principio del riferimento alla legge 122 del 1992 sull’attività di revisione. Si tratta di un aspetto fondamentale a tutela delle imprese e a garanzia della loro qualificazione professionale.

Per quanto riguarda la qualificazione degli ispettori, la durata della formazione è ridotta a 20 ore in tre anni e viene riconosciuta l’esperienza pregressa. In questo modo il percorso formativo è compatibile con le esigenze delle imprese. Al termine dei corsi di aggiornamento non è previsto il superamento dell’esame.

E ancora, viene riconosciuta al sostituto ispettore la possibilità di operare in deroga fino all’entrata in vigore delle nuove disposizioni sull’ispettore dei centri di controllo.

Per quanto riguarda le revisioni dei veicoli superiori a 3 tonnellate e mezzo è previsto un corso integrativo di 50 ore.