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Piemonte e Food Economy: vola l’economia dei consumi tipici natalizi

Confartigianato: “Un patrimonio economico e di tradizione culturale che va costantemente difeso e valorizzato, anche con l’acquisto dei prodotti del territorio in prossimità delle feste natalizie”

337 prodotti agroalimentari tradizionali, 6.568 imprese artigiane alimentari, 12.553 addetti e, nel solo mese di dicembre 1.215 milioni di euro di spesa delle famiglie. Sono questi i numeri principali che descrivono la “Food Economy” artigiana del Piemonte che in prossimità delle feste natalizie registra un picco di produzioni e vendite.

«Se il nostro cibo è apprezzato per la sua qualità e genuinità – sottolinea Anna Maria Sepertino, rappresentante provinciale degli Alimentaristi e presidente Federazione regionale Confartigianato Alimentazione – lo dobbiamo alle 6.568 imprese artigiane alimentari che lavorano sul territorio piemontese. Ma ricordiamo che i nostri cibi vanno forte anche sulle tavole di tutto il mondo. Un patrimonio economico e di tradizione culturale che va costantemente difeso e valorizzato, anche con l’acquisto dei prodotti del territorio in prossimità delle feste natalizie. Il rilancio del food made in Piemonte deve passare anche con il consumo dei prodotti artigianali tipicamente piemontesi nel mese di dicembre dove la spesa delle famiglie è superiore rispetto al consumo medio mensile. È un gesto che fa bene sia all’economia piemontese, alle aziende e ai lavoratori dell’indotto, che alla nostra salute».

«Il settore agroalimentare – commenta Luca Crosetto, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo – rappresenta una risorsa preziosa per il nostro territorio provinciale, sia per il riconoscimento internazionale che alcuni suoi prodotti hanno saputo conquistare, e sempre più anche le PMI hanno voglia di internazionalizzarsi, sia per il bagaglio di professioni e di saperi artigianali alla base delle sue produzioni. Anche per questo motivo Confartigianato Cuneo dedicherà il 2019 al settore “food” con una serie di iniziative, tra cui il lancio del nuovo marchio “Creatori di Eccellenza”, con lo scopo di rafforzare il concetto di “valore artigiano” nella trasformazione alimentare».

Appendice statistica

Le festività legate al Natale modificano notevolmente le abitudini di spesa, tanto che a dicembre il valore delle vendite al dettaglio di prodotti alimentari e bevande supera del 19,8% la media mensile annua.

In Piemonte il 95,4% della spesa riguarda prodotti alimentari e bevande analcoliche e il restante 4,6% le bevande alcoliche. I prodotti artigianali più acquistati sono formaggi e latticini (6,1% della spesa), salumi (4,9%), pane (4,8%) e altri prodotti di panetteria e pasticceria, che comprendono i dolci da ricorrenza (4,2%), prodotti in cui manualità e tipicità rappresentano importanti fattori di qualità.

In Piemonte si stima per dicembre una spesa delle famiglie in prodotti alimentari e bevande di 1.215 milioni di euro, più alta di 201 milioni rispetto al consumo medio mensile.

Inoltre, considerato come nella nostra regione una fetta consistente della spesa alimentare sia intercettabile dalle imprese artigiane, si stima che in Piemonte vengono spesi circa 545 milioni di euro per prodotti da forno, salumi, latticini, formaggi, olio di oliva, dolci, gelati, condimenti e alcolici prodotti da artigiani. A livello provinciale si stima una spesa delle famiglie di prodotti alimentari e bevande di 638 milioni di acquisti a Torino, 121 ad Alessandria, 156 a Cuneo, 99 a Novara, 59 ad Asti, 50 a Biella, 48 a Vercelli e 45 nel Verbano-Cusio-Ossola.

Sono, come detto, 6.568 le imprese artigiane che operano in Piemonte nel 2018 nella produzione di bevande e prodotti alimentari, in calo rispetto allo scorso anno (- 1,4% equivalenti a 96 imprese in meno). A livello Nazionale, invece, sono 88.961, con una perdita complessiva di 1.094 unità (-1,2%).