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Patto per lo Sviluppo: “Bene le prospettive per il Tenda bis, ma si valorizzi anche il tessuto economico del territorio”

«Apprezziamo le intenzioni emerse dalla riunione svoltasi ieri, lunedì 4 giugno, in Prefettura a Cuneo in merito alla prospettata chiusura dei lavori del Tenda bis, prevista per il 2020, e siamo fiduciosi che il completamento della galleria attuale venga finito entro il termine del 2022. Purtroppo, non esser stati invitati come rappresentanti delle maggiori associazioni economiche della provincia non ha valorizzato appieno le nostre potenzialità per lo sviluppo del territorio, non permettendoci di apportare il nostro contributo in termini di proposte ed esperienze fattive».

 

Questa la dichiarazione di Luca Crosetto, presidente del Patto per lo Sviluppo, cui aderiscono Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio e Confindustria, al termine della riunione svoltasi in Prefettura per fare il punto sul progetto Tenda bis.

 

«Fin dall’insorgere della problematica – continua Crosetto – come Associazioni di categoria ci siamo fatti portavoce non solo dei nostri rispettivi settori di riferimento, ma proprio perché consapevoli delle ripercussioni generali sul territorio, abbiamo agito su più fronti, nell’interesse di tutta la collettività. Con questa premessa, in generale auspichiamo una sempre maggiore attenzione al mondo economico, in virtù della grande “fetta di provincia” rappresentata (oltre 80mile imprese), che evidenzia come sia davvero indissolubile il rapporto tra comparto produttivo e tessuto sociale».

 

«Alla luce di quanto emerso, – conclude Crosetto – voglio ribadire la nostra piena fiducia sul fatto che si sia intrapreso un percorso virtuoso verso un risultato tangibile. Come già sottolineato, è indispensabile concentrarsi ora su obiettivi per il breve e il medio-lungo periodo. Da un lato, dobbiamo rispondere fin da subito a esigenze urgenti e non più rimandabili. Dall’altro serve un progetto strategico che permetta di riqualificare la rete stradale cuneese, trasformandola da “problema” a fattore abilitante per il sostegno e la crescita della nostra provincia».

 

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