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Nell’ospedale di Mondovì si pratica l’ipnosi medica

Per superare un esame invasivo, al posto dei sedativi. All’Ospedale “Regina Montis Regalis” di Mondovì è realtà.

L’ipnosi è uno stato modificato di coscienza, nel quale si riesce a focalizzare la propria mente nella risoluzione di problematiche come l’ansia, il disturbo del sonno e il controllo del dolore.

Lo spiega il chirurgo Corrado Genovesi, responsabile dell’Endoscopia digestiva nell’ospedale di Mondovì, che aggiunge: “Mi sono avvicinato all’ipnosi medica perché i pazienti che si sottopongono a endoscopie, per la tipologia d’esame, hanno spesso ansia e stress. In particolare per le gastroscopie, che durano pochi minuti, utilizzo una comunicazione ipnotica, cioè mi rivolgo al paziente con particolari attenzioni per far sì che si rilassi e che sopporti meglio l’esame. È utile anche associata alle terapie standard nel trattamento di patologie dell’apparato digerente in cui c’è una forte componente dovuta allo stress o all’ansia, perché permette di ottenere risultati migliori e più rapidi”.

Ma è per tutti? “Solo per i pazienti – risponde il medico – che siano accondiscendenti: chi fa ipnosi aiuta l’utente a trovare la strada, ma chi sceglie questa pratica deve essere consapevole e convinto, perché, se ha delle remore, non entrerà in ipnosi. Ci sono pazienti che hanno ipnosi più efficaci e altri meno. In medicina, anche uno stato leggero dà dei buoni risultati, chiaramente quando l’ipnosi viene utilizzata a scopo chirurgico, dev’essere molto intensa per sostituire l’anestesia”.

Nessun effetto collaterale, per l’ipnosi medica, perché permette semplicemente al paziente di rilassarsi, abbassando leggermente la pressione sanguigna. “Diversa – conclude Genovesi – è l’ipnosi da spettacolo, perché, essendo molto rapida, dà un veloce aumento di pressione arteriosa e, in caso di problemi di cuore, potrebbe dare dei disturbi”.