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Modificato elenco attività che possono rimanere aperte – Precisazioni e informazioni utili per le imprese

Ad integrazione della precedente comunicazione sulla modifica dell’elenco delle attività che possono rimanere aperte

Leggi l’informativa

si ritiene utile comunicare alcuni chiarimenti e precisazioni, definiti anche grazie al dialogo costante di Confartigianato Cuneo con gli Uffici della Prefettura di Cuneo.

Comunicazione alla Prefettura

Se l’impresa ha già inviato in Prefettura la comunicazione (articolo 1, lettera d) di operare per una filiera che non è sospesa deve provvedere a re-inoltrare la dichiarazione nel caso l’attività precedentemente dichiarata non sia più presente nell’allegato ma può indicare una differente nuova tipologia.

Non è necessario il re-invio se nelle attività precedentemente dichiarate sono rimaste una o più categorie consentite.

Una volta inviata la comunicazione in Prefettura non è necessario attendere una comunicazione dalla stessa.

Si precisa che, successivamente, la Prefettura potrà, a seguito della verifica formale, sospendere l’attività con decreto.

Codici ATECO

Si ricorda che è fondamentale, per il controllo sulla fattibilità di apertura o meno, la presenza dei giusti Codici ATECO in Visura Camerale. La Prefettura, infatti, verifica con la CCIAA la presenza dei Codici ATECO ammessi per l’impresa che chiede di restare aperta in deroga (articolo 1, lettera d).

Non è quindi sufficiente il riferimento a quanto indicato nel solo “Oggetto sociale”.

Ricordiamo che le imprese possono verificare gratuitamente il proprio Codice ATECO sul portale www.registroimprese.it, e controllare se sono autorizzate a proseguire l’attività o se devono sospenderla.

Si consiglia inoltre di consultare il sito www.cn.camcom.gov.it/it/emergenza-covid-19/emergenza-covid-19-sostegno-alle-imprese

Deroghe per attività di filiera

Il controllo della Prefettura è applicato anche sulle attività di filiera per le quali l’impresa dichiara di lavorare.

Se l’attività è consentita in forza della deroga in quanto attività di filiera, in azienda può lavorare la percentuale di personale strettamente necessaria per proseguire le commesse di filiera (e non la totalità del personale).

In caso di controllo, è possibile comprovare la propria “attività di filiera” attraverso l’esibizione di contratti di commessa o ordinativi.

Controlli sulle aziende

In linea generale vengono eseguiti controlli formali da parte delle Prefetture e Camere di Commercio sulle dichiarazioni dei Codici ATECO.

La Guardia di Finanza esegue, a campione, in azienda, controlli per la verifica di

  • numero del personale in azienda (ovvero, come specificato, se per proseguire effettivamente la “filiera aziendale” si deve lavorare con il 100% del personale o con una percentuale ridotta);
  • rispetto delle distanze tra lavoratori;
  • rispetto del protocollo di sicurezza (si veda successivo punto)

Misure da adottare in azienda

Come precedentemente comunicato, il datore di lavoro deve aver stampato e firmato il protocollo di sicurezza, facendolo firmare anche ai dipendenti e apponendo in azienda la cartellonistica necessaria (si veda successivo punto)

Protocollo della sicurezza

Per permettere di ottemperare agli obblighi relativi alla Sicurezza sul Lavoro collegati all’emergenza sanitaria del Coronavirus, abbiamo predisposto un semplice modulo on-line per permettere di generare il documento informativo e operativo da implementare nella tua attività. 

Tale documento dovrà poi essere condiviso dal datore di lavoro con il medico competente, RSPP, e RLS/RLST e portato a conoscenza dei lavoratori.

La sezione è accessibile dall’apposita area di ImpresaDigitale.eu.
Per qualsiasi chiarimento:
Confartigianato Cuneo – Area Sicurezza sul Lavoro
E-mail: sicurezza.lavoro@confartcn.com
Telefono: +39.0171.451111