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LEGGE DI BILANCIO 2019

Il Presidente Merletti: “Segnali di attenzione alle piccole imprese. Preoccupazioni per prospettive economia”

“La legge di bilancio contiene apprezzabili segnali di attenzione alle piccole imprese. Preoccupano le incognite sulla tenuta dei nostri conti pubblici e sulle prospettive dell’economia”.

È il commento del Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti sulla manovra.

“Il Governo – sottolinea Merletti – ha recepito le nostre sollecitazioni, in particolare con le misure che prevedono la riduzione delle tariffe Inail per gli artigiani, l’innalzamento da 40.000 a 150.000 euro della soglia di affidamento diretto degli appalti, l’aumento della deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali delle imprese”.

Confartigianato giudica positivamente anche la riduzione della pressione fiscale sulle piccole imprese con la flat tax, le proroghe delle detrazioni fiscali per ristrutturazioni degli immobili, riqualificazione ed efficienza energetica, acquisto di mobili, cura e sistemazione del verde, la conferma dell’iperammortamento e della formazione 4.0, le risorse per l’autotrasporto merci, la cedolare secca sugli affitti degli immobili commerciali e produttivi, la spinta agli investimenti pubblici in infrastrutture con lo sblocco dei bilanci dei Comuni virtuosi.

“Ma l’impegno per rilanciare la nostra economia – avverte Merletti – non si deve esaurire con la manovra. Va alimentato con una costante attenzione ai 4 milioni di piccole imprese italiane e puntando con decisione sugli investimenti pubblici e su quelli privati. Soltanto così si potranno realizzare le condizioni per creare lavoro di cittadinanza”.

Le principali novità per le imprese

STERILIZZAZIONE AUMENTI ALIQUOTE IVA

È confermato il mantenimento per il 2019 dell’aliquota IVA ridotta del 10% (passerà al 13% dal 2020) e dell’aliquota IVA ordinaria del 22% (passerà al 25,2% nel 2020 e al 26,5% dal 2021).

ESTENSIONE REGIME FORFETARIO

Al regime forfetario riservato alle persone fisiche (imprese e lavoratori autonomi) sono confermate le seguenti modifiche.

È previsto un unico requisito di accesso al regime in esame costituito dal limite dei ricavi / compensi pari ad € 65.000 ragguagliati ad anno per tutti i contribuenti (non risultano variati i coefficienti di redditività), da verificare con riferimento all’anno precedente. 

In caso di esercizio contemporaneo di attività contraddistinte da differenti codici Ateco, si assume la somma dei ricavi / compensi relativi alle diverse attività.

È confermata l’eliminazione dei seguenti requisiti di accesso:

  • spese sostenute per l’impiego di lavoratori non superiori a € 5.000 lordi annui a titolo di lavoro dipendente, co.co.pro., lavoro accessorio, associazione in partecipazione con apporto di lavoro, lavoro prestato dai familiari dell’imprenditore ex art. 60, TUIR;
  • costo complessivo dei beni strumentali al 31.12, al lordo degli ammortamenti, non superiore a€ 20.000.

Sono state riviste, in sede di approvazione, le cause di esclusione, prevedendo in particolare che il regime in esame non può essere adottato dai soggetti che:

  • contemporaneamente all’esercizio dell’attività, partecipano a società di persone / associazioni professionali / imprese familiari ovvero controllano direttamente o indirettamente srl o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dall’imprenditore / lavoratore autonomo;
  • esercitano l’attività prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti nei 2 anni precedenti, ovvero nei confronti di soggetti direttamente / indirettamente riconducibili ai predetti datori di lavoro.

Rispetto alla precedente disposizione è stata altesì eliminata la soglia minima (€ 30.000) di redditi di lavoro dipendente / assimilato oltre la quale scattava l’esclusione dal regime in esame.

DEDUCIBILITÀ IMU IMMOBILI STRUMENTALI

In sede di approvazione è stato previsto l’aumento dal 20% al 40% della deducibilità dal reddito d’impresa / lavoro autonomo dell’IMU relativa agli immobili strumentali.

FLAT TAX

È confermata la possibilità, a decorrere dal 2020, di applicare al reddito d’impresa / lavoro autonomo determinato nei modi ordinari un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, addizionali regionali e comunali, e dell’IRAP pari al 20%, da parte delle persone fisiche imprenditori / lavoratori autonomi che nel periodo d’imposta precedente a quello per il quale è presentata la dichiarazione hanno conseguito ricavi / percepito compensi, compresi tra € 65.001 e € 100.000 ragguagliati ad anno. 

TASSAZIONE AGEVOLATA UTILI REINVESTITI

È confermata l’introduzione, a decorrere dal 2019, della tassazione agevolata degli utili reinvestiti, ossia la possibilità di assoggettare il reddito complessivo netto delle società di capitali all’aliquota IRES del 15% per la parte corrispondente all’utile 2018, accantonato a riserve diverse da quelle non disponibili, nei limiti dell’importo corrispondente alla seguente somma:  investimenti effettuati in beni strumentali materiali nuovi + costo del personale dipendente assunto con contratto a tempo determinato / indeterminato

FATTURA ELETTRONICA OPERATORI SANITARI

Per il 2019, i soggetti tenuti all’invio dei dati al STS ai fini della predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata non possono emettere (in precedenza esonerati dall’obbligo di emettere) fatture elettroniche con riferimento alle fatture i cui dati sono da inviare (in precedenza inviati) al STS.

CEDOLARE SECCA IMMOBILI COMMERCIALI

È confermata l’applicazione della cedolare secca del 21% ai contratti stipulati nel 2019 relativi a unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1 (negozi e botteghe) di superficie fino a 600 mq, escluse le pertinenze, e le relative pertinenze locate congiuntamente.

La cedolare secca non è applicabile ai contratti stipulati nel 2019 se al 15.10.2018 “risulti in  corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale”.

PROROGA IPER AMMORTAMENTO

È confermata la proroga dell’iper ammortamento, ossia della maggiorazione del costo di acquisizione dei beni strumentali, destinati a strutture produttive situate in Italia, a favore delle imprese che effettuano investimenti in beni nuovi finalizzati a favorire processi di trasformazione tecnologica / digitale secondo il modello “Industria 4.0”, ricompresi nella Tabella A, Finanziaria 2017:

  • entro il 31.12.2019;

ovvero

  • entro il 31.12.2020 a condizione che entro il 31.12.2019 il relativo ordine sia accettato dal venditore e sia effettuato il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

La maggiorazione ora spettante risulta “scalettata”, ossia differenziata a seconda del costo di acquisizione degli investimenti.

Investimenti – Maggiorazione

Fino a € 2,5 milioni – 170%

Da € 2,5 milioni a € 10 milioni – 100%

Da € 10 milioni a € 20 milioni – 50%

Oltre € 20 milioni –

ESTROMISSIONE IMMOBILE DITTA INDIVIDUALE

In sede di approvazione è stata (ri)proposta l’estromissione dell’immobile da parte dell’imprenditore individuale.

PROROGA DETRAZIONE RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

Prorogata al 31.12.2019.

La detrazione per la “generalità” degli interventi di riqualificazione energetica nella misura del 65% tra i quali merita rammentare sono ricompresi anche:

  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione, se l’efficienza risulta almeno pari alla classe A di prodotto e l’intervento prevede anche la contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti di cui alle classi V, VI o VIII della Comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;
  • la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
  • l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione;
  • l’acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistent

La detrazione al 50% per le spese sostenute per gli interventi di:

  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
  • acquisto e posa in opera di schermature solari;
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto ex Regolamento UE n. 811/2013.

PROROGA DETRAZIONE INTERVENTI RECUPERO EDILIZIO

Prevista la proroga, per le spese sostenute fino al 31.12.2019 (anziché 31.12.2018), della detrazione IRPEF per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui all’art. 16-bis, TUIR:

  • nella misura del 50%;
  • su un importo massimo di € 96.000.

Le detrazioni c.d. “sisma bonus” / riduzione del rischio sismico non sono oggetto di proroga in quanto le stesse sono già riconosciute fino al 2021.

PROROGA DETRAZIONE BONUS MOBILI ED ELETTRODOMESTICI

È confermata la proroga fino al 31.12.2019 della detrazione IRPEF del 50% prevista a favore dei soggetti che sostengono spese per l’acquisto di mobili / grandi elettrodomestici rientranti nella categoria A+ (A per i forni) finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio, per il quale si fruisce della relativa detrazione.

PROROGA DETRAZIONE “BONUS VERDE”

È confermata la proroga anche per il 2019 della detrazione IRPEF del 36%, su una spesa massima di € 5.000 per unità immobiliare ad uso abitativo, fruibile dal proprietario / detentore dell’immobile sul quale sono effettuati interventi di:

  • “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.


PROROGA BONUS “FORMAZIONE 4.0”

È stata prevista la proroga al 2019 del bonus “Formazione 4.0”.

La misura dell’agevolazione è differenziata a seconda della dimensione dell’impresa, come di seguito.

Tipo impresa Misura dell’agevolazione
Piccola impresa 50%
Media impresa 40%
Grande Impresa 30%

INDENNIZZO ROTTAMAZIONE LICENZE

È riconosciuto (a regime), a decorrere dal 2019, l’indennizzo a favore dei commercianti che cessano l’attività consegnando la licenza in Comune.

RIVALUTAZIONE BENI D’IMPRESA

In sede di approvazione è riproposta la rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni riservata alle società di capitali ed enti commerciali che non adottano i Principi contabili internazionali.

PROROGA RIVALUTAZIONE TERRENI E PARTECIPAZIONI

È confermata la possibilità di rideterminare il costo d’acquisto di:

  • terreni edificabili e agricoli posseduti a titolo di proprietà, usufrutto, superficie ed enfiteusi;
  • partecipazioni non quotate in mercati regolamentati, possedute a titolo di proprietà / usufrutto.

ABROGAZIONE IRI

È confermata l’abrogazione dell’Imposta sul reddito d’impresa (IRI) a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31.12.2017

ABROGAZIONE ACE

È confermata la soppressione dal 2019 dell’agevolazione ACE



Confartigianato Trasporti: l’azione di Governo indirizzata a rimettere l’autotrasporto sulla buona strada

Con l’approvazione della Legge di bilancio per l’anno 2019 il Governo ha dimostrato sensibilità nei riguardi dell’autotrasporto italiano sostenendo le principali richieste di Confartigianato Trasporti, avanzate con forza nei mesi scorsi.

Nella manovra sono state infatti raccolte diverse sollecitazioni su diverse problematiche pendenti da tempo e poste le basi per una programmazione di interventi nel lungo periodo.

Di seguito una descrizione delle misure specifiche previste per l’autotrasporto.

Sterilizzazione aumenti accise

Eliminazione riduzione 15% rimborso accise gasolio per autotrazione

Tra le misure previste, il Governo ha agito in particolare con decisione ed abilità per smontare “la morsa a tenaglia” introdotta da norme degli anni precedenti in materia di accise. Se da un lato è stato sterilizzato l’aumento generalizzato delle accise, dall’altro è stato disinnescato il taglio del 15% al rimborso delle accise del gasolio per l’autotrasporto conto terzi e conto proprio che sarebbe intervenuto dal 1.1.2019.

È evidente che il beneficio derivante da tale norma costituisca un risultato sorprendente per la categoria dell’autotrasporto. Il Governo raccogliendo le istanze manifestate da Confartigianato Trasporti ha scongiurato anche per il 2019 qualsiasi taglio al rimborso accise per tutte le motorizzazioni di veicoli, che avrebbe messo in forte difficoltà migliaia di micro e piccole imprese di autotrasporto che in questi anni di crisi e perdita di competitività non sono riusciti a cambiare i veicoli ed innovare il parco mezzi.

Come era stato promesso dal Ministro Toninelli e dal Vice Ministro Rixi, il Governo ha dimostrato attenzione per la tenuta del settore che paga il più alto costo del gasolio in Europa e da anni versa in condizioni di perdurante crisi.

Su questo fronte l’azione sindacale di Confartigianato Trasporti è stata particolarmente incisiva e tesa a difendere il principio che non si può intervenire sulle “accise” per perseguire un obbiettivo ambientale, che deve invece essere perseguito con specifici ed appositi strumenti ad esso finalizzati.

A tal proposito, la proposta di Confartigianato Trasporti, sposata dal Ministro Toninelli, per l’istituzione del Fondo ad hoc per il rinnovo del parco veicolare merci col duplice obiettivo di sostenere l’innovazione e transizione ecologica imposta dagli accordi sul clima di Parigi e garantire maggiore sicurezza, è stata recepita in un apposito emendamento della maggioranza approvato alla Camera e poi, anche a seguito della trattativa con la Commissione Ue per il ridimensionamento delle misure per contenere il deficit annuale, purtroppo non incluso nella versione definitiva della Bilancio.

Per la categoria è necessario che il Governo si impegni da subito a riproporre nei prossimi provvedimenti il fondo nazionale per il rinnovo del parco veicoli che stimolerebbe gli investimenti e creerebbe una strategia di sviluppo e di tutela ambientale di lungo periodo per il settore.

È imprescindibile, infatti, stimolare e sostenere gli investimenti per l’innovazione e la sicurezza con l’obiettivo della tutela ambientale prima di pianificare parallelamente qualsiasi intervento che disincentivi l’utilizzo delle motorizzazioni più inquinanti.

A tal fine è sacrosanto che il Governo attui il principio comunitario del “chi più inquina più paga”, che non deve esser confuso maldestramente o dolosamente con la sospensione di incentivi a chi, non avendo la redditività per investire verrebbe conseguentemente penalizzato se non addirittura espulso dal mercato del lavoro.

Conferma risorse strutturali (240 milioni di euro)

Vengono riconfermate le risorse strutturali per il settore (240 milioni di euro) destinati a: incentivi agli investimenti, rimborsi pedaggi autostradali, deduzioni forfettarie per le spese non documentate e deduzioni per il contributo al servizio sanitario nazionale, incentivi per la formazione.

Nella manovra di bilancio 2019 l’autotrasporto è destinatario di norme relative a due tematiche urgenti per il settore: le revisioni dei veicoli pesanti ed i conducenti.

Affidamento delle revisioni dei mezzi pesanti ai privati

Viene finalmente introdotto il principio che l’intrapresa privata possa eseguire le pratiche di revisione periodica dei veicoli pesanti. Questo è un risultato storico che Confartigianato Trasporti chiede da anni come misura per ridurre l’ingolfamento degli uffici delle motorizzazioni civili diminuendo i costi di gestione della P.A., garantire sicurezza e competitività alle imprese di trasporto, abbattere ritardi e costi per i vettori che eseguono trasporto internazionale. Tale norma, che necessita adesso delle relative disposizioni attuative, è innovativa e foriera di importanti sviluppi economici per l’intero comparto delle PMI.

Incentivi giovani conducenti settore autotrasporto merci 2019-2020

Con riguardo ai conducenti vengono introdotti incentivi per gli anni 2019 e 2020 in favore di giovani conducenti (che non abbiano superato i 35 anni d’età) nel settore autotrasporto merci, prevedendo il rimborso del 50% delle spese sostenute per il conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’autotrasporto conto terzi. Il rimborso è erogato dall’impresa di autotrasporto che recupera tale rimborso attraverso una detrazione non superiore a 1.500 euro per ciascun anno.

A nostro parere, il complesso problema della mancanza di conducenti – però – potrà essere definitivamente risolto soltanto con l’equo riconoscimento ai vettori del “prezzo” del trasporto e del suo certo “tempo di pagamento” da parte di committenti.

Sulle questioni ancora irrisolte così come su un serio piano di contrasto ai fenomeni di concorrenza sleale, dumping sociale ed abusivismo soprattutto dei vettori esteri, l’azione sindacale di Confartigianato Trasporti non abbasserà la guardia e metterà l’interesse esclusivo delle imprese rappresentate al centro di qualunque rivendicazione.

L’auspicio è che l’attenzione del Governo nei confronti delle problematiche dell’autotrasporto italiano non si fermi a questo punto e si prosegua sul percorso intrapreso di confronto serrato con le associazioni di categoria per attuare un piano di riforma del settore che favorisca il recupero di dignità, competitività e crescita delle imprese