Comunicati Stampa

Convegno – Lavoro: una riforma da cambiare?

Venerdì 12 aprile 2013 ore 17,00 – Sala Conferenze A.C.A. Piazza S. Paolo 3 – Alba

“Lavoro: una riforma da cambiare?”. E’ questo il titolo del convegno organizzato venerdì 12 aprile – a partire dalle ore 17,00 – presso la Sala Conferenze dell’A.C.A. da Associazione Commercianti Albesi, CNA Cuneo e Confartigianato Cuneo, rivolto alle piccole e medie imprese, a tutti gli operatori dei settori commercio e artigianato nonché ai consulenti del lavoro.

La riforma del lavoro, più nota come “riforma Fornero” dal nome del ministro estensore, è stata approvata il 27 giugno 2012. Nata con l’ambizione di modernizzare la legislazione in materia, di favorire le assunzioni ed una maggiore flessibilità e di evitare nel contempo l’elusione degli strumenti contrattuali in vigore, la riforma non pare però aver colto appieno gli obiettivi prefissati.

Da qui l’idea di un confronto tra le associazioni di categoria rappresentative del maggior numero di piccole e medie aziende, con l’auspicio che possano scaturire osservazioni e suggerimenti volti a migliorare le nuove regole.

Con inizio alle ore 17, dopo il saluto di benvenuto di Giancarlo Drocco, presidente dell’Associazione Commercianti Albesi che ospita il convegno, si succederanno interventi di funzionari delle associazioni di categoria organizzatrici e professionisti ed esperti in materia di lavoro.

Alle ore 17 lo Studio Legale Giorgio Scagliola e Associati presenterà una relazione dal titolo “I limiti della Riforma Fornero – Confronto con le legislazioni europee”.

Alle ore 17.20 il dott. Guido Lazzarelli, responsabile del Settore Lavoro e Relazioni Sindacali di Confcommercio, tratterà “Commercio Turismo e Servizi: quali cambiamenti intervenuti e dove cambiare ancora”.

Alle ore 17.40 il dott. Antonio De Angelis, direttore di Apprendo-CNA, interverrà su “Formazione in apprendistato: opportunità e limiti nel nuovo testo unico”.

Alle ore 18.00 il dott. Carlo Napoli, responsabile sindacale di Confartigianato Imprese Piemonte, parlerà di “Ruolo e prospettive della bilateralità artigiana nella Riforma Fornero”.

Seguirà il dibattito sui temi affrontati dai relatori. Il convegno sarà moderato dal dott. Gianni Trombetta, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Cuneo.

Le finalità di questo momento di confronto fra le categorie del commercio e dell’artigianato con professionisti che si occupano quotidianamente delle tematiche inerenti il lavoro, sono una conoscenza più approfondita dei problemi e un approccio più pratico alle soluzioni.

Giancarlo Drocco, presidente dell’Associazione Commercianti Albesi introduce così l’incontro: «Le aspettative alimentate dalla riforma Fornero sono state smentite dall’impennata della disoccupazione e da un aumento dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali da parte delle imprese, che continuano ad affrontare un mercato sempre più turbolento e imprevedibile in mezzo a mille difficoltà. L’Associazione Commercianti Albesi, di concerto con la CNA Cuneo e la Confartigianato Cuneo, nell’organizzare il convegno “Lavoro: una riforma da cambiare?”, vuole farsi promotrice di una serie di interventi finalizzati a proporre cambiamenti che favoriscano una sburocratizzazione del sistema del lavoro, rendendolo così più compatibile con le esigenze reali delle imprese italiane».

Dichiara la presidente della CNA Cuneo Fernanda Fulcheri: «Un giovane su tre è senza lavoro, il tasso di disoccupazione è all’11,6% – ai livelli del ’99 – e le retribuzioni sono cresciute al ritmo più lento dal lontano 1983. In sostanza questa è la situazione ad alcuni mesi dall’introduzione della riforma del Lavoro del ministro Elsa Fornero. Una riforma che, secondo la Cna, ha fallito l’obiettivo di rilanciare l’occupazione, non aiuta le imprese ad uscire dalla crisi, non ha contribuito a diminuire l’alto costo del lavoro italiano che, anzi, vedi il caso dell’apprendistato e dei contratti a tempo determinato, ha subito ulteriori aumenti, complicando ulteriormente la normativa sul lavoro. Appare ovvio come non si possa certamente fare sviluppo con l’aumento del costo del lavoro. Non era questa la riforma del lavoro che le imprese e il Paese attendevano per rilanciare l’occupazione».

«Esprimiamo qualche riserva – commenta Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo – per quanto riguarda l’efficacia complessiva della Riforma, pur considerando che questo tentativo di normare diversamente il mercato del lavoro è intervenuto nel pieno di una pesante crisi, complice anche il grave ritardo della Politica, sorda ai tanti e costanti appelli delle parti sociali. Da rilevare, tuttavia, tra i fattori positivi, che questa Riforma valorizza sensibilmente i sistemi bilaterali, a cui è affidato il compito di partecipare agli ammortizzatori sociali a beneficio dei lavoratori dipendenti delle imprese artigiane».

«In tale contesto – aggiunge Domenico Visca, presidente della Zona di Alba di Confartigianato – si colloca l’Ente Bilaterale Artigianato Piemontese (EBAP), quale organismo dalla grande esperienza organizzativa e gestionale. Auspichiamo che questa nuova visione dell’EBAP ne valorizzi ulteriormente il ruolo, che già in passato è stato caratterizzato da importanti azioni di sostegno al reddito alle imprese colpite da questa dura crisi».