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La temperatura corporea

Temperatura “normale”, le strategie del’organismo per mantenerla in  equilibrio, i fattori che la influenzano  la temperatura corporea

La temperatura corporea è un prodotto del metabolismo. Il calore è l’energia rilasciata dal lavoro delle cellule soprattutto quelle di fegato, cervello, cuore e muscoli in attività.

Più precisamente la temperatura corporea è la risultante della differenza tra la quantità di calore prodotto dai processi di metabolismo del nostro organismo e la quantità di calore disperso nell’ambiente esterno.

È considerata normale tra 36 e 37 gradi, ma è variabile, a livello delle strutture profonde del nostro corpo, di circa 0.5°C nelle 24 ore. La temperatura corporea “normale” è definita normotermia. In realtà la temperatura dovrebbe essere intesa come un intervallo, piuttosto che come un valore specifico: non esiste un singolo valore che rappresenti una normale temperatura per tutte le persone a parità di circostanze e sede di misurazione.

Il nostro organismo, quale macchina perfetta, mette in atto strategie per mantenere in equilibrio la temperatura del nostro corpo. Una di queste è il brivido. Questo processo serve ad aumentare la quota di calore fino a 5-6 volte maggiore di quello prodotto dai muscoli a riposo.

La regolazione della temperatura corporea, è controllata da termocettori situati a livello sia della cute sia dell’ipotalamo che inviano l‘informazione al centro termoregolatore. Qui si confrontano i segnali in entrata con il valore di riferimento della temperatura e si formula una risposta fisiologica adeguata, per ridurre o aumentare la temperatura.

La temperatura corporea può essere influenzata da vari fattori come l’età (nei neonati è instabile mentre negli anziani è generalmente più bassa), dai ritmi circadiani cioè di giorno e di notte (raggiunge picchi più alti nel pomeriggio e più bassi durante la notte), dall’attività fisica e ancora in base alla temperatura ambientale esterna o da fattori ormonali (nelle donne in età fertile, la temperatura corporea aumenta di circa 0,6 gradi nel periodo dell’ovulazione, mantenendosi tale fino all’inizio del flusso mestruale.)