Movimento Donne Impresa

La forza delle donne? Sensibilità e determinazione

A colloquio con Tiziana Somà, vice presidente vicaria del Movimento Donne Impresa

Prima di Tiziana, era mamma Margherita e ancor prima nonna Caterina a guidare l’azienda di famiglia. La Parrucche Somà di Saluzzo ha un’antica vocazione femminile, le cui radici prendono origine alla fine dell’800, quando il bisnonno, nativo di Elva, cominciò a lavorare i capelli. Un’arte antica, trasferitasi poi al ramo “rosa” della discendenza familiare, che ha scelto con passione di proseguire nell’attività. La parrucca ha da sempre incontrato l’interesse di una clientela attenta al look e alla moda e da qualche decennio riveste anche un ruolo importante nella perdita progressiva dei capelli a causa delle cure oncologiche, divenendo elemento indispensabile di aiuto alla donna per mantenere integra la sua identità.

Tiziana Somà non fa mistero di sentirsi emotivamente coinvolta nell’affrontare le fragilità delle clienti in terapia, quando si ritrovano a scegliere la parrucca. “Ci vogliono tatto e sensibilità nel guidare la donna verso la scelta più adatta. Non di rado, proprio mentre acquistano la parrucca si aprono e mi raccontano le loro vicissitudini e le loro paure. Sono momenti intensi e toccanti, durante i quali mi accorgo che l’ascolto e l’approccio comunicativo giusto fanno la differenza”.
Ascolto e capacità comunicativa che Tiziana Somà ha approfondito attraverso la frequentazione del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Cuneo, di cui oggi è vice presidente vicaria.

Quanto le è servito dal punto di vista personale e professionale far parte di un Gruppo di colleghe imprenditrici, come il Movimento Donne?
Ho percorso i miei primi passi nel mondo dell’associazionismo proprio attraverso il Movimento Donne di Confartigianato Cuneo, da vice delegata per la zona di Saluzzo fino alla vice presidenza attuale. L’incontro con questa realtà è stato casuale. Avevo letto sul mensile di Confartigianato Cuneo di un corso di approfondimento sull’imprenditoria femminile che mi interessava e mi sono iscritta. Ho così avuto modo di conoscere da vicino l’impegno del sodalizio e ho iniziato a frequentarlo, all’inizio solo come uditrice. è stata ed è tutt’ora un’esperienza formativa molto importante. Innanzitutto c’è un confronto continuo e costruttivo sulle problematiche che toccano direttamente le imprese femminili, dall’accesso al credito, alla gestione dei tempi, alle agevolazioni fiscali, offrendo ad ognuna di noi maggiore chiarezza sulla strada imprenditoriale da seguire. Inoltre, le riunioni periodiche ci educano all’ascolto e alla solidarietà reciproca, due aspetti importanti applicabili sia nella vita professionale che personale.

Ci sembra di capire che nel Movimento c’è una buona sintonia tra voi donne…
Sì, devo dire che il nostro è un Gruppo coeso e con un notevole senso comune. Non è sempre così nei sodalizi femminili, diciamo che siamo state fortunate, anche se il merito dell’ottima sintonia come sempre va a chi presiede l’organizzazione.
Il nostro Movimento Donne trova nella presidente Katia Manassero e nella mia collega vice presidente Mirella Marenco quell’energia e quella determinazione necessarie a trasferire rapidamente i propositi dal pensiero all’azione. In linea con la dinamicità della vice presidente di Confartigianato Cuneo Daniela Balestra e della presidente regionale del Movimento Donne Daniela Biolatto, si è formato un vero e proprio asse femminile all’interno di Confartigianato Cuneo, a supporto del mondo imprenditoriale in “rosa”. Con loro stiamo portando avanti progetti interessanti sia di supporto alle donne che si avviano verso l’imprenditoria artigiana, sia a quelle che vogliono consolidare la propria attività puntando sull’innovazione. Inoltre, cerchiamo di supportare la valorizzazione della donna in tutti i suoi ruoli anche attraverso corsi di formazione che aiutino il mondo femminile ad acquisire maggiore fiducia nelle sue potenzialità.

Perché secondo Lei, le donne hanno ancora difficoltà a “salire ai vertici” della società?
Le donne che lavorano spesso non si propongono per scatti di carriera, non negoziano, non sempre fanno lobby e non mostrano i risultati raggiunti. Il popolo femminile non è certo privo di ambizioni, ma purtroppo abbassa le sue aspirazioni con il procedere dell’età, quando la funzione multitasking prevale su ogni progetto pregresso.
Perché l’essere donna ancora oggi comporta lotta e fatica su tanti fronti, diventa quindi troppo pesante mettere insieme carriera top level e famiglia. Se a questo aggiungiamo la ricerca della perfezione sulla quale poche donne derogano, si ha la risposta sul perché tanti talenti femminili, giunti alla soglia di ruoli apicali, facciano un passo indietro.
Bisogna poi dire che le carriere sono ancora troppo improntate sullo schema maschile, si dovrebbe invece impostare una nuova idea di leadership che, superata la semplice espressione gerarchica, punti su un disegno di vita più ampio, maggiormente aperto alla dimensione umana e valoriale.

Quindi, qual è la ricetta che proponete come Movimento per dare più valore alla donna imprenditrice?
Più che di una ricetta, c’è bisogno di un forte impegno nel far crescere personalmente e professionalmente l’altra “metà del cielo”. E’ necessario partire dalla convinzione di potercela fare, perché ritagliarsi del tempo per presenziare alle riunioni o seguire dei corsi di formazione non è certo facile per noi donne, divise tra mille ruoli e sempre impegnate a rispondere alle esigenze di tutti i familiari. Ne so qualcosa io, imprenditrice, moglie e madre di tre figli. Eppure, pur tra mille corse e affanni, sono soddisfatta di aver scelto l’impegno associativo e anche quello della Consulta delle Pari Opportunità del comune di Saluzzo.
Ho avuto modo di conoscere persone splendide, forti e determinate nell’affrontare le diverse problematiche sul lavoro e nel contempo sensibili e coraggiose nell’impegno sociale a supporto delle persone più deboli. Consiglio vivamente quest’esperienza alle tante colleghe imprenditrici del nostro territorio che vogliano guardare al loro futuro in modo proattivo e consapevole.