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EXPO 2015 – Confartigianato premia i 27 campioni artigiani del cibo made in Italy

Ad ottenere il riconoscimento anche tre imprese cuneesi

Dai funghi selvatici al torrone, dai dolci senza glutine al caffè biologico, dalla pasta al vino, dal lardo alla birra. C’è il meglio della produzione alimentare artigiana nei 27 prodotti che hanno vinto il concorso Confartigianato Food Awards ‘Nutrire il futuro. Energie dalla tradizione’, sezione Enogastronomico promosso da Confartigianato per celebrare, in occasione di Expo 2015, l’eccellenza dell’artigianato made in Italy.

Lo scorso 14 ottobre, presso Italian Makers Village, il fuori Expo di Confartigianato a Milano, si è svolta la cerimonia di premiazione dei 27 imprenditori selezionati. A consegnare i riconoscimenti il Presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, e il Direttore del “Corriere della Sera”, Luciano Fontana.

I prodotti sono stati scelti da una apposita Giuria, coordinata dall’Associazione Connexpo, con particolare attenzione alla qualità, alla tradizione, al confezionamento, alla presentazione, all’etica produttiva, per ribadire il “valore artigiano” nei suoi requisiti di eccellenza, personalizzazione, identità e tracciabilità. Eccellenza intesa come qualità riconosciuta e certificata delle materie prime e delle lavorazioni; personalizzazione come espressione dello stile unico dell’artigiano; identità quale insieme delle caratteristiche che rendono il prodotto riconoscibile; tracciabilità intesa come possibilità di riconoscere la filiera produttiva, fondamentale indicatore di sostenibilità ambientale e di eco-compatibilità.

«L’Italia del buon cibo – sottolinea Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Cuneo – è tutta in questi prodotti artigiani che sono un piacere per il palato ed una gioia per la vista. E generano occupazione, reddito e ricchezza per il nostro Paese».

Tra le 27 imprese premiate, tre rappresentano le eccellenze della provincia di Cuneo:

  • BUONO COME IL PANE, Pasta di meliga – Montà
  • IL BISCOTTIFICIO DI PAMPARATO, Le Melighe – Pamparato
  • MAURO VINI s.r.l., Vino Droné – Dronero

Schede aziende

BUONO COME IL PANE – MONTÀ – PASTA DI MELIGA

La ricetta della pasta di Meliga proposta da Buono Come il Pane è frutto di una tradizione familiare e popolare che ancora oggi conserva il suo genuino sapore e semplicità. Una ricetta che la nonna del titolare preparava quando il Vescovo faceva visita alla città. La ricetta è rimasta la stessa: burro, zucchero, granoturco macinato e setacciato, uova, scorza di limone per un impasto morbido da cui ricavare dei biscottini friabili e gustosi.

La farina di mais utilizzata è prodotta con la qualità “ottofile” coltivata in Alta Langa. La meliga Ottofile, detta anche meliga del Re, è un prodotto naturale e consente agli agricoltori di riseminarla, cosa impossibile per i mais ibridi o transgenici. La macinazione lenta a pietra permette di produrre una farina che contiene anche il germe e la fibra alimentare della meliga.

IL BISCOTTIFICIO DI PAMPARATO – PAMPARATO – LE MELIGHE

WWW.ILBISCOTTIFICIODIPAMPARATO.IT

I biscotti di meliga sono tipici del cuneese ed hanno trovato, fin dall’inizio del secolo scorso, uno sviluppo particolarmente importante nel piccolo comune di Pamparato. Si pensa che la loro origine sia rintracciabile nelle visite dei Savoia al Castello di Casotto, occasione in cui venivano preparati dei dolci simili. Pamparato propone la ricetta tradizionale dei biscotti di meliga nella linea “Cuor di mais”. Ogni prodotto viene lavorato in maniera artigianale utilizzando esclusivamente ingredienti selezionati e di alta qualità come burro d’alpeggio, mais di qualità “ottofile”, miele di Pamparato, uova fresche: il risultato è un biscotto friabile e profumato che evoca ricordi e soddisfa il palato. Le farine adoperate provengono da mulini del territorio che non utilizzano né additivi chimici né conservanti, per garantire un prodotto finale di estrema qualità.

MAURO VINI S.R.L. – DRONERO – VINO DRÔNÉ

WWW.MAUROVINI.COM

Ottenuto dalle uve di un antico vitigno locale autoctono, il NEBBIOLO DI DRONERO (CHATUS), questo vino si può considerare di montagna, unico nel suo genere: colore rosso rubino carico, profumo fresco e fruttato di rosa canina e lampone, sapore austero, erbaceo dal nerbo vigoroso ma elegante, equilibrato ed armonico, queste sono le caratteristiche del Dronè. A Dronero si hanno notizie certe di detta coltivazione già dal 1300. I vigneti del Droné vengono curati e lavorati personalmente dalla Mauro Vini e trattati unicamente con rame e zolfo, come da tradizione. Il sistema di allevamento è a spalliera, la potatura è a guyot, con carica di gemme ridotte per limitare la produzione a vantaggio della qualità. La vinificazione è quella tradizionale, con macerazioni lunghe e lieve invecchiamento (almeno di alcuni mesi) in botte grande per affinare ad amalgamare le caratteristiche. La produzione è limitata, con bottiglie numerate.

 



Dati

Secondo i dati dell’Ufficio studi di Confartigianato le imprese artigiane del settore alimentare sono 90.788 (pari al 61,4% del totale delle imprese italiane del settore) e danno lavoro a 158.368 addetti (pari al 36,9% del totale degli addetti del settore). Nell’ultimo anno l’export dei prodotti alimentari italiani si è attestato a 28,4 miliardi, con una crescita del 3,2% rispetto all’anno precedente.

A certificare l’alta qualità del cibo made in Italy è anche il numero di specialità alimentari italiane riconosciute e tutelate dall’Unione Europea con i marchi DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e STG (Specialità Tradizionale Garantita). L’Italia è leader nell’Ue per quantità di prodotti difesi da questi marchi di qualità: ben 261 (pari ad un quinto del totale dei prodotti di qualità europei censiti) realizzati da 7.090 imprese di trasformazione. Ci seguono in classifica la Francia (208), la Spagna (173), il Portogallo (123).


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