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EUROPA – A Bruxelles riflettori puntati sulle piccole imprese. Confartigianato protagonista di due giorni di confronto con la Commissione Ue e Uapme

Presente Luca Crosetto, presidente Confartigianato Cuneo e vicepresidente europeo di UEAPME

Una due giorni fitta di temi e di incontri, quella che si è conclusa ieri a Bruxelles per Luca Crosetto, delegato di Confartigianato all’Europa e Vice Presidente di UEAPME, oltre che presidente territoriale di Confartigianato Cuneo.

Il 26 marzo, nel corso del Board dei direttori di UEAPME (Unione Europea dell’artigianato e delle piccole imprese), i rappresentanti delle organizzazioni aderenti hanno incontrato Ines Bernaerts, Capo di gabinetto del Commissario Europeo Marianne Thyssen alle politiche sociali, occupazione, competenze e mobilità. Durante l’incontro si è parlato del Pacchetto sull’Equità Sociale presentato dalla CE nelle scorse settimane e che contiene una proposta di raccomandazione al Consiglio europeo sull’accesso alla protezione sociale dei lavoratori e degli autonomi, oltre a una proposta di regolamento che istituisce un’Autorità Europea del Lavoro (ELA).

Crosetto ha condiviso l’obiettivo di costruire per i lavoratori autonomi, prestatori d’opera materiali e intellettuali non imprenditori, un sistema di diritti e di welfare moderno capace di sostenere il loro presente e di tutelare il loro futuro. Tuttavia, si è ribadito che l’obiettivo della raccomandazione dovrà essere quello di supportare, in una logica di sussidiarietà e proporzionalità, le politiche nazionali di implementazione dei diritti sociali e non di prevedere ulteriori oneri economici o burocratici per le imprese.

Nella mattinata del 27 marzo, il Vice Presidente di Ueapme Crosetto ha moderato la prima riunione del 2018 della Commissione Politiche d’Impresa di Ueapme.

«Un’occasione di confronto – ha commentato Crosetto – nel corso della quale i rappresentanti delle organizzazioni nazionali hanno potuto discutere con i funzionari della CE sul Report annuale sulle PMI europee 2016/2017 e sulla possibile revisione della definizione PMI. Consideriamo questi temi prioritari per le micro e piccole imprese che rappresentiamo, sui quali bisogna continuare a lavorare, perché hanno e avranno un impatto notevole sulle imprese”.

Ferma la posizione dell’Associazione in merito alla possibile revisione della definizione PMI illustrata dalla DG GROW (Mercato interno, Industria, Imprenditoria e PMI) della CE.

«La definizione attuale – conclude Crosetto – è già abbastanza ampia e sarebbe inaccettabile allargarla ulteriormente. Le risorse finanziarie che l’UE mette in campo sono limitate e dunque devono essere concesse a chi ne ha più bisogno come le micro imprese».

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