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Confartigianato non rinnova la convenzione con Unioncamere sulle “chiavette del SISTRI”

«Un segnale forte, per rappresentare con decisione la volontà della Confartigianato di superare definitivamente il sistema del SISTRI e manifestare in modo concreto l’insostenibilità della situazione per le migliaia di piccole e medie imprese italiane».

Con queste parole Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo, recentemente entrato a far parte del Comitato di presidenza nazionale, spiega le motivazioni che hanno portato l’Associazione artigiani, su scala nazionale, a non rinnovare l’accordo con Unioncamere (l’ente pubblico che unisce e rappresenta istituzionalmente il sistema delle Camere di Commercio) in merito alla distribuzione delle chiavette USB in vista della conferma della entrata in operatività del SISTRI per il prossimo 1° ottobre.

Il decreto ministeriale 20 marzo 2013 prevede infatti l’inizio dell’operatività dal 1° ottobre per i produttori di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono/trasportano rifiuti pericolosi (per tutte le altre aziende l’avvio del sistema è fissato per il 3 marzo 2014).

Dopo anni di tira e molla, inutili e costosi adempimenti ed una piattaforma informatica che, oltre a presentare oggettivi problemi tecnici, ha visto i soggetti interessati coinvolti addirittura in un’indagine giudiziaria, sembra non avere fine l’odissea di quello che sta diventando un vero e proprio incubo per le piccole e medie imprese italiane.

«È sconcertante – prosegue il presidente Massimino – la decisione del Ministero dell’Ambiente di riavviare il SISTRI nonostante tutte le criticità più volte evidenziate dalle imprese. Il continuo rinvio della sua effettiva operatività è una prova evidente della non funzionalità operativa di questo sistema a causa proprio del suo eccessivo sovraccarico organizzativo per le imprese».

Con queste premesse, la Confartigianato ha deciso appunto di non confermare la convenzione con Unioncamere: questo determinerà la richiesta della stessa Unioncamere di riconsegnare alle Camere di Commercio i dispositivi USB ancora giacenti presso le Associazioni territoriali.

«Questa presa di posizione, – conclude Massimino – si aggiunge alla forte azione di lobby condotta ad ogni livello dall’Associazione, non ultima l’ennesima richiesta inviata unitariamente alle organizzazioni aderenti a Rete Imprese Italia al Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. Ricordiamo peraltro che lo stesso Presidente della Commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci ha recentemente presentato un’interrogazione parlamentare per l’abolizione del SISTRI. L’appello ai decisori politici è chiaro: è necessario superare definitivamente il SISTRI e avviare un processo per ripensare totalmente il sistema di tracciabilità dei rifiuti in Italia».

Comunicato Stampa (word)