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Centinaia di imprese e oltre 40 Parlamentari alla manifestazione nazionale dei carrozzieri contro alcune norme della riforma Rc auto

Numeroso il gruppo di Cuneo, guidato dal presidente provinciale e regionale dei carrozzieri Gianfranco Canavesio

Centinaia di carrozzieri provenienti da tutta Italia, e oltre 40 Parlamentari di tutti i Gruppi politici, hanno partecipato mercoledì 15 gennaio alla manifestazione nazionale contro alcune norme della riforma Rc Auto previste dal Decreto “Destinazione Italia”. Proveniente da Cuneo la delegazione più numerosa, con circa 50 artigiani.

L’iniziativa è stata organizzata a Roma, presso il Centro Congressi Capranichetta, in piazza Montecitorio, da tutte le Associazioni dei carrozzieri – che rappresentano 14.000 carrozzerie sul totale delle 17.000 operanti sul mercato.

«Abbiamo proposto – spiega Gianfranco Canavesio, rappresentante provinciale e regionale dei carrozzieri di Confartigianato – di superare l’articolo 8 del Decreto Legge 145/13 “Destinazione Italia”, entrato in vigore lo scorso 24 dicembre, richiedendo contestualmente l’apertura di un tavolo ministeriale su tutte le questioni aperte relative alla Rc Auto».

Oggi la riforma della Rc Auto rende nei fatti obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni ai veicoli incidentati. In pratica, le nuove norme impongono di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime.

«In questo modo – aggiunge Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo – si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti con 60.000 addetti, che non operano in convenzione con le assicurazioni. In sostanza, si impedirebbe ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia».

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