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Caffeina: usi clinici, abuso e misuso

La caffeina è la sostanza psicoattiva più consumata al mondo. Nonostante sia di origine naturale, il suo uso eccessivo (abuso) e il rischio di interazioni con terapie farmacologiche in corso (misuso), può causare serie conseguenze sulla popolazione

 CAFFEINA: USI CLINICI, ABUSO E MISUSO

La caffeina è un alcaloide naturale presente nelle piante di caffè, cacao, , cola, guaranà e mate, nelle bevande da esse ottenute, negli integratori alimentari, in alcuni alimenti (cioccolato) ed è anche disponibile come farmaco.

La caffeina si trova, in associazione ai farmaci antipiretici, antidolorifici e antistaminici, per il trattamento sintomatico del mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali, dolori articolari, stati febbrili e sindromi da raffreddamento, con lo scopo di incrementare l’effetto analgesico del costituente principale; inoltre è utilizzata come farmaco nel trattamento dell’apnea primaria del neonato prematuro.

Il consumo di più di 400 mg al giorno (l’equivalente di circa 5 tazze di caffè espresso), porta alla condizione conosciuta come caffeinismo, una forma di dipendenza legata all’assunzione di grosse quantità di caffeina che possono causare nausea, vomito, nervosismo, ansia, tachicardia e convulsioni. Inoltre può potenziare gli effetti collaterali di alcuni farmaci o alterarne il funzionamento: contrasta l’azione dei farmaci per l’insonnia, riduce i livelli plasmatici di litio, aumenta il rischio di sanguinamenti nei soggetti in cura con anticoagulanti, riduce l’efficacia dei farmaci usati per l’incontinenza urinaria

La caffeina è la sostanza psicoattiva più consumata al mondo. Nonostante sia di origine naturale, il suo uso eccessivo (abuso) e il rischio di interazioni con terapie farmacologiche in corso (misuso), può causare serie conseguenze sulla popolazione, compresa l’inefficacia terapeutica; proprio per queste ragioni è opportuno che il paziente chieda sempre informazioni aggiuntive al proprio medico o farmacista in merito alle potenziali interazioni tra farmaci e sostanze di origine naturale.