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Autotrasporto. La Ministra De Micheli all’Assemblea nazionale di Confartigianato Trasporti: “L’Italia vi ringrazia”. Presente anche il fossanese Aldo Caranta, vicepresidente nazionale del settore Autotrasporto

La Ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli ha scelto l’Assemblea nazionale di Confartigianato Trasporti svoltasi lo scorso 19 dicembre in modalità on-line per dire “grazie” agli autotrasportatori italiani che non si sono mai fermati durante questi mesi di pandemia, presentando in anteprima il nuovo spot istituzionale del Ministero, in onda sulle reti Rai, con il quale esprime alle imprese dei trasporti e della logistica la gratitudine di tutto il Paese.

Presente all’assise anche Aldo Caranta, fossanese, rappresentante provinciale e regionale degli Autotrasportatori di Confartigianato, nonché vicepresidente nazionale per la categoria.

L’Assemblea di Confartigianato Trasporti, che è stata aperta dagli interventi del Presidente nazionale dell’Autotrasporto Amedeo Genedani e del neo eletto Presidente di Confartigianato Imprese Marco Granelli, è stata anche l’occasione per l’annuncio da parte della Ministra del finanziamento fino al 2031 del fondo dell’autotrasporto.

«Non lo toccherà nessuno» – ha detto De Micheli, assicurando che ci sono 240 milioni nel bilancio pubblico fino al 2031. La Ministra ha anche annunciato che dal Recovey Fund verranno attinte risorse per alimentare il fondo dedicato al rinnovo del parco veicolare dell’autotrasporto.

«Quest’anno, – commenta Caranta – il nostro settore ha confermato l’importanza del suo ruolo e ha dimostrato di essere un settore strategico. Quando non si poteva uscire di casa noi siamo stati quelli che hanno sostenuto un popolo e una nazione. Le nostre imprese devono essere sostenute. La Ministra De Micheli ha capito perfettamente il valore della nostra categoria e lo ha testimoniato con il pragmatismo e la concretezza della sua azione nei confronti delle nostre imprese».

«Il livello di insicurezza emerso – ha dichiarato la Ministra De Micheli durante l’assise – dovuto alla vetustà delle opere, oltre alla mancanza di manutenzione, ha reso necessario un nostro incisivo intervento anche se questo ha comportato disagi e qualche preoccupazione. I cantieri portano sicurezza, così’ come le dotazioni tecnologiche sulle quali dobbiamo investire. Oltre al nostro piano Italia Veloce, dove abbiamo investito 5,3 miliardi per la manutenzione delle strade, dei ponti, dei viadotti, il Ministero finanzierà, in parte con fondi ordinari, in parte con le risorse del Recovery, la dotazione tecnologica e il ricorso a dispositivi che consentano di dialogare con queste tecnologie, a garanzia della sicurezza degli autotrasportatori».

«Se da un lato – aggiunge ancora Caranta – apprezziamo il riconoscimento per il nostro settore, dall’altro, soprattutto in provincia di Cuneo, restano ancora tanti nodi che rallentano infrastrutture, imprese e territorio. Dalla Asti-Cuneo al Tenda bis, per non parlare del traforo Armo-Cantarana sulla statale 28 del Colle di Nava di cui fu costruito un pre tunnel nel 1990 e il traforo del Mercantour che avrebbe dovuto collegare attraverso il Monte Ciriegia in Valle Gesso l’Italia con la Francia, ma finora solo sulla carta».

«Sulla viabilità cuneese non si deve più tergiversare. – conclude Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo, che recentemente si è confrontato su questi temi in un incontro on-line cui hanno partecipato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte; Federico Borgna, presidente della Provincia di Cuneo e sindaco del capoluogo; Mauro Gola, presidente della Camera di commercio di Cuneo e di Confindustria Cuneo; Gianna Gancia, europarlamentare – È necessario costruire al più presto un progetto globale che contempli la realizzazione in tempi certi del completamento dell’autostrada AT-CN, del raddoppio del tunnel di Tenda e del rafforzamento dei collegamenti ferroviari verso Torino e la Costa Azzurra. La nostra è una terra dall’alto potenziale produttivo con un’imprenditorialità sana e laboriosa che merita di essere supportata da infrastrutture moderne ed efficienti».