Per tutto il 2021 le nostre aziende non subiranno nessun aumento delle condizioni di fornitura che già dallo scorso gennaio pagano prezzi più convenienti di quelli di borsa.
Secondo le recenti dichiarazioni del ministro Cingolani, il prossimo trimestre ci sarà un aumento della bolletta energia del 40%. La notizia fa riferimento alle condizioni di fornitura del servizio di maggior tutela, ma analogo trend si registra per l’anno in corso anche per il libero mercato.
Monitorando costantemente il mercato, gli analisti del nostro gruppo d’acquisto CEnPI hanno acquistato energia in un periodo di andamento di mercato molto favorele, offrendo così ai propri clienti condizioni economiche vantaggiose, per tutto il 2021.
Garantendo un prezzo fisso a condizioni estremamente competitive, abbiamo così messo le imprese in fornitura con CEnPI al riparo dagli aumenti registrati quest’anno.
Come evidenziato nei grafici sottoriportati il prezzo della materia prima energia e gas per le aziende con CEnPI è stato inferiore al prezzo di borsa mediamente più di 20,00 €/Mwh.
I rincari sono causati dagli aumenti delle materie prime dovute alla ripresa delle attività lavorative, al costo in aumento della CO2, cioè quell’onere che nell’ambito dell’unione europea serve a finanziarie le politiche “green”, all’aumento del costo del gas, con cui in Italia viene prodotta la gran parte dell’energia elettrica, ma forse anche alle speculazioni in atto.
I clienti CEnPI nel 2021 stanno pagando l’energia e il gas a prezzi inferiori a quelli di borsa, e anche per il 2022 il Consorzio sta monitorando il mercato per contenere il più possibile i costi per le aziende.
