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Acquista bene, conserva meglio!

Campagna regionale per la sicurezza alimentare, partono i corsi per imprese ed esercenti

Acquista bene, conserva meglio!

La metà degli episodi di tossinfezione in Piemonte si verifica in ambito domestico. Tra gli alimenti sospetti nello sviluppo dei focolai di tossinfezione prevalgono le preparazioni a base di carne (13%) e i prodotti della pesca (13%).

Per affrontare questo problema l’assessorato regionale alla Sanità ha siglato un accordo con le associazioni dei produttori, del commercio e dei consumatori per fornire al consumatore, con l’aiuto dell’esercente, consigli pratici per preservare la sicurezza degli alimenti nelle fasi di acquisto, conservazione, preparazione, cottura e consumo domestico, ma anche informazioni sulle caratteristiche qualitative e nutrizionali degli alimenti.

I partecipanti all’iniziativa espongono un poster che indica i cinque punti chiave per alimenti più sicuri (indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità): acquista alimenti sicuri e freschi; tieni gli alimenti alle giuste temperature; abituati alla pulizia; fai cuocere bene gli alimenti; separa gli alimenti crudi da quelli cotti.

Obiettivo della campagna (http://www.regione.piemonte.it/sanita/cms2/notizie-87209/notizie-dallassessorato/4894-23-2-2017-acquista-bene-conserva-meglio) è spingere il consumatore a migliorare la sicurezza alimentare nella sua cucina, scegliere alimenti salubri e di qualità, prepararli e conservarli con attenzione.

Ora parte la fese in cui il progetto viene declinato sul territorio, attraverso corsi di informazione/formazione agli esercenti.

Gianfranco Corgiat Loia, responsabile del settore Prevenzione e Veterinaria della Regione Piemonte: “Occorrerà lavorare molto sul piano della cultura, creando una rete capillare sul territorio per migliorare il rapporto del consumatore con il cibo.”

Referente del progetto per la CN1 è Marcello Caputo, responsabile per l’applicazione del Piano della prevenzione: “E’ un’iniziativa indubbiamente innovativa, nella quale si intravvede un cambiamento del ruolo degli operatori dell’Asl. Cambia il ruolo di associazioni e imprese che dovranno inserire nel prodotto un valore aggiunto utile per produrre politiche per la salute, per creare contesti che inducano il consumatore a effettuare la scelta giusta”.