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Unatras decide il fermo dell’autotrasporto

Il Comitato Esecutivo di Unatras, cui aderisce Confartigianato, contestando l’assenza dei provvedimenti sollecitati al Governo in favore del settore autotrasporto, ha deciso il fermo del comparto.

La decisione nasce dalle mancate risposte ad una serie di gravi problemi denunciati dalle imprese di autotrasporto anche in occasione del recente “Tir Day”, la mobilitazione nazionale organizzata da Unatras lo scorso 18 marzo. In quell’occasione, a fronte di numerose proteste e manifestazioni in tutta Italia, Confartigianato Cuneo, dimostrando alto senso civico pur in questa situazione di criticità per il settore, aveva consegnato un documento al Prefetto di Cuneo per sottolineare le problematiche più cogenti.

Tra le criticità maggiori vi sono la concorrenza sempre più aggressiva dei vettori esteri, le violazioni della normativa sui tempi di pagamento, il blocco delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali, le nuove disposizioni per le revisioni dei mezzi pesanti, la mancata pubblicazione dei costi minimi di sicurezza,  i provvedimenti già approvati ma non ancora resi esecutivi.

«In questi giorni è pressante e continuo il dialogo con il Governo, – spiega Aldo Caranta, rappresentante provinciale e regionale di Confartigianato Trasporti – per spiegare con chiarezza le ragioni del fermo, che vanno individuate in reali problemi del settore, e per evitare che la nostra azione venga strumentalizzata. Ringraziamo il Sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Sen. Simona Vicari per aver già convocato le associazioni dell’autotrasporto nelle prossime settimane».

Quello dell’autotrasporto, incidendo profondamente sul Pil nazionale, è un settore fondamentale per l’economia del Paese e per questo rientra tra gli obiettivi prioritari del Ministero” afferma il Sottosegretario in una nota. “Questo Governo, così come quello Renzi, ha mostrato particolare attenzione alle problematiche del settore, ma siamo anche fermamente convinti della necessità che tutte le istituzioni interessate facciano concretamente la loro parte. Sul fronte delle questioni relative alla concorrenza sleale e al dumping sociale – prosegue – abbiamo già avviato da tempo le consultazioni con il Ministero del Lavoro”.

«È indubbiamente spiacevole dover essere arrivati a questo punto, – conclude Domenico Massimino, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – ma sono tanti i “nodi” non sciolti legati alle criticità degli autotrasportatori, comparto che risulta fondamentale per il sistema economico nazionale e locale. Auspichiamo che si riesca a trovare una soluzione condivisa tra le parti per dare sostegno e nuovi impulsi al settore».

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