Convegno “Anatomia di un capannone – il sisma e la sicurezza sismica dei fabbricati industriali”

Distribuito agli imprenditori, ai professionisti e ai rappresentanti dei Comuni della provincia di Cuneo il ‘Vademecum per la sicurezza sismica dei fabbricati industriali’ realizzato dalla Commissione Calcestruzzo

Un’ampia platea composta da imprenditori edili, artigiani e professionisti iscritti ai vari Ordini della provincia di Cuneo, ha preso parte martedì 15 aprile al Centro Incontri della Provincia di Cuneo al convegno “Anatomia di un capannone – il sisma e la sicurezza sismica dei fabbricati industriali” organizzato dalla Commissione Calcestruzzo Insieme per opere durevoli, nel corso del quale è stato distribuito il ‘Vademecum per la sicurezza sismica dei fabbricati industriali’.

“Il terremoto che ha colpito la provincia di Cuneo pochi giorni fa si è avvicinato come scala ai devastanti sismi verificatisi in Abruzzo e in Emilia, che hanno causato morti e crolli anche in numerosi capannoni industriali – ha affermato il presidente della Commissione Calcestruzzo Sandro Dardanello -. Viviamo in un territorio a rischio, con opere pubbliche e capannoni vulnerabili. Questo documento vuole quindi offrire una panoramica d’insieme sui principali punti d’innovazione della nuova normativa sismica, nonché delle ricadute pratiche sugli operatori di settore. Le opere che consegneremo alla storia dovranno durare nel tempo, per questo motivo nasce in noi l’obbligo giuridico e morale di garantirne la funzionalità e la sicurezza. Dovremo assicurare il loro uso funzionale nel tempo, senza dare origine a costi eccessivi per la manutenzione, in una corretta gestione economica dell’opera”.

L’obiettivo del vademecum, rivolto ai proprietari e agli utilizzatori degli immobili industriali, è quello di fornire un quadro semplice e chiaro sulle modalità di verifica delle effettive caratteristiche di resistenza dell’edificio, individuando al contempo i riferimenti tecnici, amministrativi e finanziari disponibili per gli eventuali interventi di ripristino delle condizioni di sicurezza.

I lavori, aperti da un intervento dell’assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Cuneo Giuseppe Rossetto, sono stati moderati da Marco Borroni, consigliere Atecap (Associazione tecnico economica calcestruzzo preconfezionato): “Un adeguamento delle costruzioni alle norme sismiche attuali e, più in generale, ai criteri più moderni – ha messo in luce Borroni – può essere un volano per l’intera economia, per favorire una ripartenza del settore dell’edilizia da tempo in crisi e tradizionalmente trainante”.

Bernardino Chiaia, professore di Scienze delle costruzioni al Politecnico di Torino, ha ricordato come i terremoti possono colpire anche le realtà industriali: “Il rischio non è più solo legato alla perdita di vite umane – ha sottolineato il professore – ma c’è anche quello economico di interruzione dell’attività”. Claudio Tomasini, responsabile settore tecnico Opere pubbliche della Regione Piemonte nell’evidenziare la validità dell’incontro, ha rimarcato come “la messa in sicurezza dei capannoni impatta in fase realizzativa con gli aspetti di natura autorizzativa e ovviamente urbanistica, ma è anche importante ricordare l’aspetto della sicurezza dei lavoratori che operano in queste strutture”.

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