Comunicati Stampa

Confartigianato Fotografi lancia un appello contro l’abusivismo – “Serve maggiore chiarezza tra occasionalità e professione”

Maestri nell’improvvisazione, perlopiù con un guadagno sottobanco. Sono i cosiddetti “abusivi” e nel nostro Paese rappresentano una preoccupante deroga alla legalità. Un fenomeno in crescita, complice la lunga e pesante crisi economica, che ormai riguarda la maggior parte delle categorie di attività artigianali.

La fotografia è tra i settori più colpiti e il danno economico per i professionisti si sta facendo rilevante. Proprio dai fotografi di Confartigianato Cuneo è partito in questi giorni un appello contro l’abusivismo e la concorrenza sleale rivolto alle istituzioni ed ai cittadini, affinché si diffonda maggiormente la consapevolezza dei danni che il mancato rispetto delle regole arreca all’intero sistema  socio-economico e si possa, di conseguenza, mettere in campo una vigilanza “collettiva” per arginare il fenomeno.

«Questa iniziativa – spiega Sergio Cravero, rappresentante dei Fotografi di Confartigianato Cuneo – nasce dalla constatazione che il fenomeno del lavoro nero nel settore fotografico è sempre più diffuso, a scapito di chi vuole operare nella legalità. Ci sono troppe forme di lavoro abusivo svolto da persone che a vario titolo operano in maniera non regolare e senza nessuna partita Iva. Il nostro appello non vuole sottintendere un’azione punitiva, quanto invece essere un richiamo ad un maggiore rispetto delle regole. Perché il pagare le tasse dovrebbe far parte del senso civico di ognuno di noi. Non dimentichiamo che se tutti pagassimo le tasse, tutti ne pagheremmo di meno».

Nel mirino d ci sono matrimoni religiosi e civili, cerimonie, feste sportive, saggi ed eventi in genere, ma anche i responsabili delle agenzie matrimoniali e della comunicazione di enti pubblici, i quali dovrebbero privilegiare, nell’assegnazione dei lavori, i professionisti titolari di partita Iva e regolarmente iscritti alla Camera di Commercio.

A livello nazionale Confartigianato fotografi sta portando avanti con altre associazioni di rappresentanza una battaglia con l’Agenzia delle Entrate, affinchè venga fatta chiarezza tra occasionalità e professione, delineandone chiaramente i reciproci ambiti.

«Il proporsi attraverso un sito internet o un profilo social – sottolinea Cravero – non per condividere e discutere la propria creatività, ma con l’esplicita sollecitazione di lavori commissionati, non ha nulla di occasionale, e nemmeno di amatoriale. Occorre promuovere e rilanciare l’immagine del fotografo professionista nei confronti dell’utenza, evidenziandone le caratteristiche di qualità, tecnica ed esperienza. Inoltre, è necessario intervenire riguardo alla sperequazione sul piano fiscale che penalizza i fotografi professionisti rispetto ai cosiddetti “fotografi occasionali”, ai quali è consentito erogare prestazioni a tariffe nettamente inferiori, alterando le dinamiche di mercato del settore».

«L’abusivismo, la  contraffazione, il lavoro nero – commenta Giorgio Felici, vice presidente di Confartigianato Cuneo con delega alle Categorie –  sono tante facce di un fenomeno che colpisce l’economia, i consumatori e svilisce il made in Italy. Non significa solo minor reddito per gli imprenditori onesti, ma anche migliaia di posti di lavoro in meno per i nostri giovani ricchezza che alimenta organizzazioni malavitose, rischi per la salute e riduzione delle entrate fiscali che poi devono essere compensate dai contribuenti onesti».

Scarica il Comunicato Stampa (MS Word)