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Confartigianato Cuneo: “Bene l’ok dell’Europarlamento all’origine dei cibi in etichetta”

L’indicazione del Paese d’origine per l’etichettatura dei prodotti trasformati dovrebbe divenire al più presto obbligatoria. Questa presa di posizione più volte sostenuta da Confartigianato  in sede europea, è stata finalmente recepita e ribadita dall’Europarlamento con la recente approvazione di una risoluzione, nella quale si chiede alla Commissione  UE di introdurre proprio l’ obbligatorietà dell’etichettatura di origine per tutti gli alimenti a base di carne, latte e prodotti caseari.

«Siamo soddisfatti di questo primo risultato, – commenta Luca Crosetto, vice presidente vicario di Confartigianato Cuneo e vice presidente di UEAPME (Unione Europea Artigianato e PMI) – che risponde positivamente al nostro costante impegno nella difesa della qualità dei prodotti . È un importante segnale che va nella direzione di valorizzare l’origine di ciò che le aziende producono e i consumatori acquistano. La qualità nel piatto è un elemento distintivo del made in Italy, di cui sono protagoniste le nostre  imprese artigiane del settore alimentare. Bene quindi , per carne latte e derivati, settori alimentari significativamente colpiti dalla lunga crisi. In particolare, sulla vicenda del prezzo del latte che con il venir meno degli accordi precedenti, rischia di essere in balia delle offerte al ribasso da parte delle multinazionali, c’è bisogno di creare un sostegno forte al settore portando sul mercato il valore aggiunto della trasparenza».

Secondo una rilevazione di Confartigianato condotta su dati Eurobarometro, 1 cittadino europeo su 3, vale a dire 129 milioni di persone, sceglie cosa acquistare sulla base dell’origine dei prodotti riportati in etichetta. Una propensione che cresce proprio per i prodotti alimentari: il 43% dei cittadini dell’Ue, pari a 175 milioni di persone, acquista gli alimenti influenzato dalla consapevolezza della provenienza dei prodotti.

«Più informazione e maggiore chiarezza sull’origine – sottolinea Crosetto –  significano sviluppo imprenditoriale, valorizzazione delle tipicità territoriali, rilancio dei consumi. Ci auguriamo che dalla Commissione europea venga valutata la possibilità̀ di estendere l’indicazione obbligatoria del Paese di origine ad altri prodotti alimentari mono-ingrediente o con un ingrediente prevalente. Il nostro territorio, riconosciuto sui mercati internazionali per l’alto livello qualitativo delle produzioni, grazie all’abilità delle aziende artigiane di trasformazione, non potrebbe che trarne un ulteriore beneficio».

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